Il D.Lgs. 139/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 182 del 2 ottobre 2024, introduce importanti novità in materia di eredità, successioni e donazioni. A partire dal 1° gennaio 2025, il decreto — che attua la legge n. 111/2023 di delega per la revisione del sistema tributario — semplifica e digitalizza le procedure fiscali, introducendo il nuovo principio di autoliquidazione dell’imposta di successione e donazione.
Cosa cambia con il D.Lgs. 139/2024
Il decreto legislativo, composto da 11 articoli, modifica il testo unico delle imposte sulle successioni e donazioni (D.Lgs. 346/1990), con l’obiettivo di ridurre i tempi e semplificare le procedure di calcolo, dichiarazione e versamento delle imposte. Le innovazioni si inseriscono nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, volto a migliorare l’efficienza e la trasparenza del sistema fiscale.
Principio di autoliquidazione dell’imposta di successione
La principale novità introdotta dal D.Lgs. 139/2024 è il principio di autoliquidazione: il contribuente determina autonomamente l’importo dell’imposta di successione e donazione, senza attendere la liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Il versamento dovrà avvenire entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate verificherà la regolarità dei versamenti e la corrispondenza dei dati dichiarati.
«Dal 2025 il contribuente dovrà calcolare e versare autonomamente l’imposta di successione e donazione, con controlli successivi da parte dell’Agenzia delle Entrate.»
Le verifiche potranno essere effettuate anche con procedure automatizzate: in caso di incongruenze, l’ufficio potrà richiedere chiarimenti o correggere gli importi dovuti.
Altre novità introdotte dal decreto
- Rimane invariato l’obbligo di versamento delle imposte catastali, ipotecarie e di bollo al momento della presentazione della dichiarazione di successione;
- Non è più necessario allegare gli estratti catastali degli immobili;
- La dichiarazione di successione può essere presentata solo in modalità telematica, con eccezione per i soggetti non residenti, che potranno utilizzare la raccomandata;
- Snellimento delle verifiche documentali e maggiore interoperabilità tra banche dati pubbliche.
Queste innovazioni favoriscono un sistema più efficiente, rapido e coerente con la transizione digitale della pubblica amministrazione.
Cos’è l’imposta di successione e donazione
L’imposta di successione e donazione è un’imposta indiretta che colpisce i trasferimenti di beni e diritti a titolo gratuito, sia per successione a causa di morte che per donazione. Le aliquote e le franchigie variano in base al grado di parentela tra il defunto e il beneficiario.
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dal decesso e rappresenta un adempimento fiscale obbligatorio per comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio del defunto.
Non sono tenuti alla dichiarazione:
- il coniuge e i parenti in linea retta (se l’eredità non include immobili o diritti reali immobiliari);
- quando il patrimonio del defunto non supera i 100.000 euro.
Come rintracciare gli eredi
La riforma non modifica la difficoltà pratica di individuare tutti i soggetti eredi. In Italia non esiste una figura pubblica incaricata del rintraccio eredi, ma è possibile affidarsi a società specializzate come Revela S.r.l., che offre un servizio di Rintraccio Eredi completo e documentato.
Revela consente di:
- verificare i dati anagrafici e di decesso del defunto;
- identificare anagraficamente gli eredi e i loro domicili;
- accertare eventuali accettazioni o rinunce all’eredità;
- fornire documentazione ufficiale valida per studi legali e notarili.
Questo servizio riduce tempi e incertezze nelle pratiche successorie e garantisce la tracciabilità completa della linea ereditaria.
«Con le indagini documentali e il rintraccio eredi, Revela assicura un supporto concreto a professionisti, notai e privati nella gestione delle successioni.»
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Rielaborazione editoriale a cura di Revela S.r.l.