La Due Diligence, che letteralmente significa “dovuta diligenza”, è un’attività di raccolta e verifica delle informazioni su un’azienda per analizzarne lo stato di salute
La Due Diligence è un processo di investigazione approfondita di una società industriale, commerciale o di servizi, messo in atto per determinare la convenienza a procedere verso una determinata transazione.
Il termine è di origine anglosassone ed è l’abbreviazione di “due diligence review”. Letteralmente significa “dovuta diligenza”, a sottolineare la cura e la riservatezza con le quali deve essere svolta.
La parola è stata, però, coniata per la prima volta all’interno della Banca Rothschild di Parigi, in riferimento alla dovuta diligenza necessaria a valutare la possibile apertura di fido alle imprese.
Quando si fa la Due Diligence
Come già detto, si tratta di un’attività di raccolta e verifica delle informazioni su un’azienda, volta a evidenziarne gli aspetti strategici in funzione di determinate operazioni.
Questa fase preliminare ha lo scopo di far emergere eventuali problematiche che potrebbero avere conseguenze negative sul buon esito degli accordi di compravendita. L’obiettivo della Due Diligence è, quindi, analizzare lo stato di salute di un’azienda, individuando eventuali elementi di criticità che possono compromettere una trattativa, ma anche le opportunità e quelli utili a definire il prezzo e le condizioni contrattuali.
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In genere si usa soprattutto per trattative relative a fusioni, cessioni d’azienda, scissioni, quotazioni in borsa, partecipazioni societarie, stipula di contratti di joint venture.
Le valutazioni, in sostanza, riguardano la convenienza dell’affare, tipo di operazione più idonea, eventuali condizioni contrattuali da inserire e gli elementi utili per definire il prezzo.
Solitamente si fa dopo la sottoscrizione di una lettera di intenti e prima della stipulazione del contratto preliminare, oppure successivamente a quest’ultimo per una eventuale rettifica del prezzo pattuito.
Lo scopo fondamentale di questo tipo di attività è quello di fare chiarezza sugli aspetti più importanti relativi alle parti coinvolte nel processo, per valutare meglio l’acquisizione e tutelare i propri interessi, minimizzando i rischi.
Chi fa la Due Diligence
L’obiettivo della Due Diligence è quello di offrire la necessaria assistenza nella valutazione di un’azienda oggetto di un’operazione. Deve essere, quindi, affidata a personale specializzato ed a professionisti esperti e qualificati di un’agenzia di informazioni commerciali, come Revela.
Le informazioni reperibili sono svariate e differenti, a seconda del livello di profondità dell’indagine stessa. L’iter investigativo comprende, quindi, una revisione completa di tutti i dati disponibili al fine di scoprire eventuali rischi. Esso si conclude con la stesura di una relazione finale in grado di fornire un’analisi mirata e dettagliata della specifica tematica oggetto di indagine.
Ci sono diverse tipologie, che possono anche integrarsi tra loro. Ecco le principali.
Due Diligence Legale
Elabora e valuta le principali informazioni relative alle situazioni giuridiche (visure catastali, ipoteche, contratti, rapporti con banche e finanziarie).
Due Diligence fiscale e contabile
Controlla la situazione fiscale e contabile dell’azienda, attraverso l’analisi dei bilanci e del conto economico (libri contabili, dichiarazioni dei redditi, ecc).
Due Diligence Immobiliare
Valuta le condizioni di un bene, di un immobile o di un patrimonio immobiliare.
Due Diligence Business
Analizza la struttura organizzativa, la compagine societaria, il titolare effettivo, le caratteristiche dell’azienda.
Due Diligence Ambientale
Si concentra su aspetti ambientali che incidono sul valore e sui rischi di un’azienda, come per esempio la bonifica di un suolo e l’adeguamento di impianti, mezzi e personale alla normativa vigente.
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