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Diritto di credito: come avviare un’azione di recupero crediti

Il Diritto di credito è il diritto che ogni creditore ha di pretendere che il suo debitore esegua la prestazione dovuta. Nella maggior parte dei casi riguarda il pagamento di una somma di denaro, ma può estendersi anche ad altre prestazioni di “fare” o “non fare”. Il rapporto che lega creditore e debitore è detto obbligazione e costituisce la base di ogni diritto di credito.

Affinché si possa parlare di diritto di credito, devono sussistere due soggetti — creditore e debitore — che, secondo l’art. 1175 del Codice Civile, “devono comportarsi secondo le regole della correttezza”. Inoltre, la prestazione deve essere di natura patrimoniale, cioè valutabile economicamente (art. 1174 c.c.).

Cos’è il diritto di credito

Il diritto di credito è la pretesa giuridica che consente a un soggetto (creditore) di ottenere una prestazione da un altro soggetto (debitore). Le prestazioni possono essere di tre tipi:

  • Dare – come nel caso del pagamento di un prezzo o di una somma di denaro dovuta a titolo contrattuale;
  • Fare – ad esempio, quando un imprenditore deve eseguire un’opera o un servizio per conto di un committente;
  • Non fare – come nel caso di un obbligo a non competere o a non divulgare informazioni riservate.

La prestazione deve avere alcune caratteristiche fondamentali:

  • Essere patrimoniale – deve poter essere espressa in termini economici;
  • Essere possibile – l’impossibilità la rende nulla;
  • Essere lecita – deve rispettare le leggi e l’ordine pubblico;
  • Essere determinata o determinabile – l’oggetto deve essere certo e individuabile.

«Il diritto di credito nasce da un’obbligazione: un vincolo giuridico che impone al debitore di adempiere e al creditore di poter pretendere la prestazione.»

Come avviare un’azione di recupero crediti

Il creditore può far valere il proprio diritto intraprendendo azioni di recupero crediti, che possono essere di due tipi:

  • Stragiudiziali – consistono in attività mirate a ottenere il pagamento in via bonaria, come solleciti scritti, telefonate o visite domiciliari;
  • Giudiziali – quando il debitore non adempie, si procede legalmente per ottenere una condanna al pagamento o un titolo esecutivo.

Prima di iniziare una procedura è indispensabile verificare che il credito sia certo, liquido ed esigibile. In altre parole, deve essere documentato, quantificabile e non soggetto a condizioni sospensive.

Nel caso di recupero giudiziale, il creditore può arrivare a richiedere il pignoramento dei beni del debitore (mobiliari, immobiliari o crediti presso terzi). Tuttavia, prima di agire, è fondamentale verificare la presenza di beni o patrimoni pignorabili.

In questa fase, Revela S.r.l. offre supporto strategico attraverso indagini e analisi preliminari per individuare le azioni più efficaci.

Indagini e informazioni per il recupero crediti

Per aumentare le probabilità di successo nel recupero, è utile disporre di informazioni precise sulla posizione patrimoniale e finanziaria del debitore. Attraverso indagini patrimoniali e referenze bancarie, è possibile verificare:

  • la reperibilità e residenza del debitore;
  • la posizione lavorativa o pensionistica;
  • la presenza di beni mobili o immobili intestati;
  • eventuali protesti, pregiudizievoli o partecipazioni societarie;
  • la disponibilità di conti correnti o rapporti finanziari.

In caso di decesso del debitore, è possibile individuare gli eventuali eredi grazie al servizio di Rintraccio Eredi.

«Solo un’indagine completa sulla situazione patrimoniale e finanziaria del debitore consente di valutare con precisione l’efficacia di un’azione di recupero crediti.»

Prescrizione del diritto di credito

Il diritto di credito non è eterno. L’art. 2934 c.c. stabilisce che se il creditore non esercita il proprio diritto entro un determinato periodo, questo si estingue per prescrizione. I termini variano in base alla tipologia di credito:

  • 10 anni – prescrizione ordinaria per la maggior parte dei crediti contrattuali;
  • 5 anni – per danni da fatto illecito, bollette, canoni, spese condominiali e interessi su mutui;
  • 3 anni – per parcelle professionali, bolli auto e diritti notarili;
  • 2 anni – per bollette di luce, acqua e gas;
  • 1 anno – per tasse giudiziarie, rette scolastiche e premi assicurativi;
  • 6 mesi – per crediti relativi a vitto e alloggio.

Come Revela supporta il creditore

Revela S.r.l. offre servizi di Recupero Crediti e Indagine Patrimoniale per privati, aziende e studi legali. Grazie a un approccio investigativo e documentale, è possibile individuare beni aggredibili e definire la strategia più idonea per il recupero, sia in fase stragiudiziale che giudiziale.

Le analisi di Revela forniscono dati ufficiali e fonti verificate per valutare la convenienza economica di un’azione legale, riducendo i rischi e ottimizzando tempi e costi.

«Con le indagini di Revela, trasformi l’incertezza in strategia: informazioni certe per decisioni efficaci nel recupero crediti.»

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Rielaborazione editoriale a cura di Revela S.r.l.

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