De cuius: come trovare gli eredi

De cuius: come trovare gli eredi

Alla morte del de cuius si apre la successione ereditaria. Tra le varie pratiche rientra il rintraccio eredi e la verifica dell’accettazione dell’eredità

Alla morte del de cuius, ovvero “colui della cui eredità si tratta”, si apre la successione ereditaria. Tra le varie pratiche di successione rientra il rintraccio eredi. Può capitare, infatti, che gli eredi si siano trasferiti o non siano più rintracciabili poiché hanno interrotto da tempo i rapporti con il de cuius.

Nel nostro ordinamento non esiste una norma che individua una figura incaricata a trovare gli eredi di un soggetto defunto. È quindi onere degli eredi accertarsi dello stato in vita del de cuius e affidarsi a società, come Revela, che offrono un servizio di rintraccio eredi, evitando tempi lunghi della ricerca.

Indipendentemente dalla presenza di un testamento, l’istituzione di un erede rappresenta il principale aspetto della successione, in quanto prevede e consente il trasferimento del patrimonio del defunto (sia crediti che debiti) in capo ai successori.

La ricerca degli eredi può, inoltre, essere effettuata da un eventuale creditore può richiedere il pignoramento della quota di eredità spettante all’erede che ha accettato l’eredità.

L’ordinamento italiano stabilisce, ai sensi dell’art. 480 del Codice Civile, che il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni.

La successione ereditaria

Alla morte di una persona si apre la successione ereditaria nel luogo dell’ultimo domicilio del defunto (art. 456 c. c.) Nelle successioni gli attori coinvolti sono il de cuius e i successori, coloro che subentrano nel patrimonio.

Sono capaci di succedere tutti coloro che sono nati o concepiti al momento della successione, tranne chi sia indegno (art. 463 c. c.). Nella successione legittima l’eredità si devolve per legge ai parenti del defunto secondo un certo ordine: coniuge, discendenti, ascendenti, collaterali, altri parenti e Stato.

Nell’ambito della successione si distingue la:

  • successione a titolo universale, in cui l’erede subentra nella posizione giuridica patrimoniale del defunto, quindi nella totalità di diritti e obblighi. In questo caso il successore subentra in tutti i rapporti patrimoniali trasmissibili e acquisisce anche gli eventuali debiti del de cuius. Solo accettando volontariamente l’eredità, assume la posizione di erede
  • successione a titolo particolare, in cui il successore, detto legatario, subentra solo in uno o più diritti determinati o rapporti attribuiti dal testamento o dalla legge. In questo caso il legatario diventa automaticamente tale dall’apertura della successione, senza che sia necessaria alcuna accettazione del lascito.

Come chiarito dall’art. 557 c.c., la legge ed il testamento sono le due uniche fonti della successione ereditaria nel nostro ordinamento.


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Il diritto ereditario disciplina, inoltre, 3 tipi di successione:

  • Legittima, quando è assente il testamento. Interviene la legge ad identificare gli eredi nelle persone degli stretti congiunti del defunto e ad assegnare loro i beni dell’asse ereditario. Si può applicare anche per quei beni esclusi dal testamento.
  • Testamentaria, quando i beneficiari sono individuati dal de cuius in forza di un testamento (olografo, pubblico, segreto o speciale). Tuttavia, devono essere rispettate le quote di eredità legittima degli eredi necessari (coniuge, discendenti, ascendenti).
  • Necessaria, quando il testatore ha disposto dei propri beni, ma senza rispettare i diritti garantiti dalla legge ai congiunti più stretti, a cui spetta sempre di diritto una quota di eredità.

Debiti ereditari, come si dividono tra gli eredi del de cuius

I debiti ereditari sono quei debiti che sopravvivono alla morte del de cuius. Gli eredi subentrano solo a titolo di chiamati, quindi non sono ancora a tutti gli effetti eredi e non rispondono dei debiti contratti dal defunto.

I chiamati hanno, infatti, la possibilità di decidere entro dieci anni se accettare l’eredità, se rinunciare o accettare con beneficio di inventario. In quest’ultimo caso il patrimonio dell’erede e quello del defunto rimangono separati e l’erede sarà tenuto al pagamento dei debiti ereditari nel limite di quanto ricevuto.

I debiti si trasmettono automaticamente agli eredi per testamento o secondo le regole fissate dal Codice Civile. Non rispondono dei debiti ereditari i legatari, cioè coloro che hanno ricevuto col testamento un bene specifico e non una quota del generale patrimonio del defunto.


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Gli articoli 752 e seguenti del codice civile dettano le regole sulla loro ripartizione e le modalità con cui gli eredi possono agire. In sostanza, ogni coerede sarà tenuto al pagamento di una parte dei debiti e non di tutti i debiti ereditari. Ad esempio, se un soggetto eredita 1/3 del patrimonio, risponderà dei debiti per la quota di 1/3.

Il de cuius può, però, stabilire la distribuzione dei debiti in misura diversa a quella delle quote. Per quanto riguarda i termini di prescrizione, ciascun debito ereditario conserva la sua disciplina.

Come recuperare i crediti da un debitore defunto

L’art. 754 del Codice civile stabilisce che “gli eredi sono tenuti verso i creditori al pagamento dei debiti e pesi ereditari personalmente in porzione della loro quota ereditaria”.

La dichiarazione di successione è un adempimento necessario per poter ereditare ciò che il defunto aveva a suo nome. Va fatta entro un anno dalla data del decesso che, proprio per questo, rappresenta la cosiddetta data di “apertura della successione”.

Presentare la dichiarazione di successione non vuol dire, però, accollarsi i debiti del de cuius, perché si può successivamente rinunciare all’eredità. Eventuali richieste da parte dei creditori agli eredi possono, per questo motivo, non essere tenute in considerazione. In questo caso potrebbe, quindi, essere utile rintracciare gli eredi.

Come trovare gli eredi del de cuius

Per avere informazioni utili al rintraccio, prima di tutto si verificano i dati del decesso, luogo e data, per poi passare alla ricerca vera e propria degli eredi legittimi.

Successivamente si procede con l’identificazione anagrafica dei soggetti trovati e alla loro reperibilità, residenza e domicilio. Per completare è possibile verificare anche l’eventuale accettazione o rinuncia eredità.

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