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Antiriciclaggio: cos’è e perché è importante

Per antiriciclaggio (Anti Money Laundering o AML) si intende l’insieme delle misure preventive e di contrasto al riciclaggio di denaro sporco e al finanziamento del terrorismo. L’obiettivo è impedire che i proventi di attività illecite vengano “ripuliti” e reinseriti nel sistema economico come capitali apparentemente legittimi.

Il riciclaggio di denaro è una pratica criminale che mina la stabilità economica e la trasparenza dei mercati finanziari. La globalizzazione e l’uso crescente di strumenti digitali hanno reso più complesso tracciare l’origine dei fondi, rendendo le misure antiriciclaggio ancora più strategiche.

Cos’è il riciclaggio di denaro

Il riciclaggio di denaro è il processo attraverso cui i proventi di attività illegali vengono trasformati in capitali leciti, apparentemente provenienti da fonti legittime. Questo avviene attraverso tre fasi principali:

  1. Piazzamento – introduzione del denaro illecito nel sistema economico, ad esempio tramite depositi o attività commerciali compiacenti;
  2. Stratificazione – serie di transazioni e spostamenti di fondi per rendere difficile il tracciamento dell’origine;
  3. Integrazione – reimmissione del denaro “ripulito” nell’economia attraverso investimenti, acquisti o transazioni legali.

Queste operazioni coinvolgono spesso aziende di comodo, conti offshore o investimenti immobiliari, rendendo complesso individuare il flusso di denaro.

«Il riciclaggio di denaro non è solo un reato economico, ma una minaccia diretta all’integrità del sistema finanziario e alla fiducia nei mercati.»

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), ogni anno vengono riciclati tra il 2% e il 5% del PIL mondiale, equivalenti a circa 800–2.000 miliardi di dollari.

Le principali normative antiriciclaggio

A livello globale, le norme antiriciclaggio sono definite da organismi internazionali come il Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale (GAFI), che dal 1989 emette raccomandazioni periodiche per uniformare le politiche AML nel mondo.

Negli Stati Uniti, la Bank Secrecy Act (BSA) del 1970 e l’attività del Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) regolano il contrasto al riciclaggio. In Europa, le Direttive UE Antiriciclaggio recepiscono questi principi e li armonizzano tra gli Stati membri.

In Italia, il riferimento normativo è il D.Lgs. 231/2007 (modificato dal D.Lgs. 125/2019), che regola la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo. L’attività è coordinata dall’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, che raccoglie e analizza le segnalazioni di operazioni sospette.

Chi è soggetto alla normativa antiriciclaggio

I soggetti obbligati all’osservanza delle disposizioni AML includono:

  • Intermediari bancari e finanziari;
  • Società di assicurazione e intermediari immobiliari;
  • Professionisti (commercialisti, notai, avvocati, consulenti fiscali);
  • Società di revisione e consulenza finanziaria;
  • Operatori di gioco e scommesse online;
  • Commercianti di oro, opere d’arte e beni di valore.

Tutti questi soggetti devono implementare procedure di controllo interno, identificazione dei clienti e verifica KYC (Know Your Customer).

Misure di contrasto al riciclaggio

La prevenzione del riciclaggio di denaro si basa su una serie di attività obbligatorie per i soggetti vigilati:

  • Identificazione e verifica del cliente (KYC) prima dell’instaurazione del rapporto commerciale;
  • Analisi e classificazione del rischio di riciclaggio in base al tipo di cliente e di operazione;
  • Monitoraggio continuo delle transazioni e delle movimentazioni sospette;
  • Conservazione dei dati e tracciabilità delle operazioni finanziarie;
  • Segnalazione alla UIF di operazioni sospette di riciclaggio o finanziamento del terrorismo;
  • Formazione periodica del personale sulle norme AML e sui protocolli di compliance.

Antiriciclaggio e KYC: strumenti di prevenzione integrata

Le attività di Informazioni Commerciali e di Report Aziendali svolgono un ruolo strategico nella due diligence preventiva. Attraverso analisi documentali e verifiche patrimoniali è possibile individuare comportamenti anomali, società a rischio o titolari effettivi nascosti dietro strutture societarie complesse.

In questo ambito, Revela supporta aziende, professionisti e istituzioni finanziarie con indagini patrimoniali e reputazionali volte a garantire la conformità alle normative antiriciclaggio e KYC.

«Revela affianca imprese e studi professionali nell’attività di due diligence e controllo KYC per una piena conformità alle normative antiriciclaggio.»

Per maggiori informazioni o per una consulenza gratuita sulle procedure antiriciclaggio e di verifica dei clienti, contatta Revela.

Rielaborazione editoriale a cura di Revela S.r.l.

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